La Dott.ssa Clelia Iacoviello, Consulente Nutrizionale Nutraceutico, illustrerà ricette e trucchi per aiutare i bambini nel passaggio dal latte al cibo in modo divertente e piacevole.
In genere i primi mesi con il neonato sono piuttosto faticosi per i neo genitori. Ma è normale: non preoccupatevi, ci vuole un po' di tempo e pazienza per trovare insieme il ritmo giusto.
I ritmi sonno veglia del bambino sono molto particolari e cambiano velocemente.
Il neonato è appena nato e innegabilmente i primi tempi non si dorme. Non si può negare.
O meglio, le nostre abitudini devono adeguarsi alle esigenze del bambino. Nei giorni che seguono il ritorno a casa dall'ospedale, bisognerà fare i conti con i ritmi imposti dal nuovo arrivato. Non avrà esattamente lo stesso rapporto che abbiamo noi con il giorno e con la notte.
La costante esigenza di cibo lo porterà a svegliarsi ripetutamente, con intervalli che vanno dalle due alle quattro ore. La tabella di marcia di un bambino appena nato infatti è dettata da bisogni primari, in particolare la fame, il sonno, la voglia di coccole, la noia, il pannolino sporco.
Parleremo insieme di come affrontare al meglio e senza stress i primi periodi.
In termini tecnici viene definita maternity blues quella particolare forma di tristezza tipica del periodo successivo al parto. I sintomi con cui si manifesta sono: facilità al pianto, sensazione di debolezza, orientamento depressivo dell’umore, ansia, irritabilità, diminuzione della capacità di concentrazione.
Colpisce una buona parte delle donne che hanno partorito; particolarmente evidente al 3° - 4° giorno dopo il parto e dura circa una settimana. Alla sua origine vi sono fattori biologici e psicologici: improvvisi sbalzi dei livelli ormonali a cui si accompagna spesso la difficoltà ad accettare la perdita della simbiosi biologica con il bambino.
Fondamentale in questa situazione così destabilizzante è la qualità della relazione con il partner, che può offrirsi sia come un supporto emotivo, necessario per l’elaborazione del cambiamento, che come supporto pratico per la donna nell’accudire il neonato, attenuando così le insicurezze sulle capacità dell’allevamento.
Questa sua transitorietà non rende necessari interventi psichiatrici specifici. Infatti sebbene la sintomatologia sopra descritta possa essere dolorosa, tipicamente non si riflette sulle capacità della mamma di prendersi cura di sé e del proprio bambino. Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifestano sintomi leggeri di depressione, in una forma che il pediatra e psicoanalista inglese Donald Winnicott ha denominato “baby blues”, con riferimento allo stato di malinconia (“blues”) che caratterizza il fenomeno. Si tratta quindi di una reazione piuttosto comune i cui sintomi includono delle crisi di pianto senza motivi apparenti, irritabilità, inquietudine e ansietà che tendono generalmente a scomparire nel giro di pochi giorni.
Di tutto questo ne parleremo insieme alla nostra psicologa.
Incontri con le neo-mamme per parlare dell’allattamento al seno e al biberon, per accompagnarle e sostenerle ad una scelta libera e consapevole.